venerdì 17 settembre 2010

Giustizia anni '10: arriva il Lodo Alfano costituzionale


Parcheggio abusivo propone oggi un gioco al lettore:
A CHI APPARTENGONO LE SEGUENTI DICHIARAZIONI?

«[…] siamo a favore di uno scudo giudiziario per Silvio Berlusconi, vittima di una aggressione giudiziaria. Dunque, va bene il Lodo Alfano costituzionale.»
(22 agosto 2010, intervistato su La Stampa)
    «Posso pure essere d'accordo con Berlusconi quando dice di essere vittima di un'aggressione giudiziaria. Chi ha preso i voti per governare deve essere messo in condizione di farlo.»
    (29 agosto 2010, intervistato su Repubblica.it)

    «Che Silvio Berlusconi sia vittima di una aggressione giudiziaria è fuori discussione.»
    (29 agosto 2010, La Stampa)

    «Noi siamo d'accordo a garantire uno scudo a Berlusconi, che è vittima di un'aggressione giudiziaria»
    (1 settembre, ospite al Tg La7)

    «Siamo disponibili e interessati a far sì che si trovi una norma per tutelare Berlusconi da un'aggressione giudiziaria di cui è vittima»
    (3 settembre 2010, ospite a In onda su La7)

    «Per quanto riguarda la figura del Presidente del Consiglio siamo per la sospensione di tutti i suoi processi, in modo che possa governare, come prevedeva il lodo Alfano. [...] Io credo davvero che sia vittima di una persecuzione giudiziaria: basti pensare a tutto quello che gli è stato addebitato dopo il 1994, dopo la sua discesa in campo.»
    (9 settembre 2010, ospite a Repubblica.tv)

    Se avete risposto Ghedini, La Russa o Bondi avete sbagliato.
    La risposta esatta è: Italo Bocchino, capogruppo alla Camera di “Futuro e Libertà”, il neo-nato gruppo parlamentare dei fedeli a Gianfranco Fini, da molti giudicato nuova (e unica) speranza della legalità contro la cosiddetta "deriva berlusconista".

    Niente da stupirsi, quindi, che pochi giorni fa lo stesso Bocchino sia stato trovato a colloquio mattinale con il ministro della giustizia Alfano, promotore al tempo del famigerato "Lodo" che avrebbe dovuto garantire al nostro Presidente del Consiglio l'immunità dai suoi processi per la durata del mandato elettorale. La legge, come noto, fu bocciata nell'ottobre 2009 dalla Corte Costituzionale per riconosciuta incostituzionalità.

    Si prospetta, dunque, all'orizzonte un nuovo Lodo con relativa modifica della Costituzione; e il via libera definitivo di "Futuro e Libertà" l'ha dato lo stesso Bocchino tre sere fa ospite a Porta a Porta: «Il lodo Alfano costituzionale ci convince molto e siamo prontissimi a votarlo

    Ciò che potrebbe più sorprendere in tutto ciò è che la motivazione data dal gruppo di Gianfranco Fini alla necessità del provvedimento non è un generale principio di governabilità da parte dello Stato (assai discutibile, ma che avrebbe potuto innestare una discussione aperta e democratica), ma la stessa che sostiene Berlusconi da anni per giustificare ogni legge volta a rallentare o a sospendere i suoi processi: "l'aggressione" nei suoi confronti da parte della magistratura comunista.

    La penseranno nello stesso modo i vari sostenitori di Fini, da Generazione Italia a Farefuturo? O, magari, accetteranno di mandare giù il rospo con la speranza che, una volta superato "l'ostacolo" dello scudo al premier (anche a costo di andare contro i propri eventuali princìpi di legalità e di uguaglianza di fronte alla legge), si potrà finalmente partire con le riforme necessarie per il Paese?

    2 commenti:

    1. Personalmente ritengo che l'unico, reale, vero motivo del dissidio fra Berlusconi e Fini sia dovuto a un risentimento di quest'ultimo per il Premier, che, assetato di potere ora come 16 anni fa, è assolutamente incapace di sradicarsi da quell'ambita poltrona. Sentitosi escluso e in qualche modo tradito, come tutta risposta Fini gli ha tirato uno scherzetto non da poco, dando inizio a quel movimento noto come "i finiani". Tutto il resto, compresa la questione del Lodo Alfano costituzionale, è condiviso e decisamente sostenuto da ambo le parti, come ha fatto notare il bell'articolo del Baldovino. E c'è forse da stupirsi? La roboante e chiassosa masnada delinquenziale che occupa i seggi del Parlamento discute e si anima, ma nulla si può contro l'interesse e la convenienza, che, se comune, è davvero pericolosa.
      Detto questo, vado a pensare se ingoiare o meno il succitato anfibio.
      Pietro

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    2. Io dico che la legge è al di sopra di qualsiasi cosa, governare lo si fa con la fedina penale pulita e pertanto prima la fa controllare dalla magistratura facendosi assolvere e dopo potrà governare. L'anomalia è in questo fatto.
      TEX

      RispondiElimina

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